Milionidieuro’s Blog

Just another WordPress.com weblog

Archive for the ‘europa’ Category

Parlamento Europeo Pulito e Patente elettorale a punti

Posted by milionidieuro su 4 Maggio 2009

Metteresti mai un virus a capo del reparto di infettivologia? Metteresti mai un rapinatore come guardia giurata di una banca? Metteresti mai tua suocera come garante della privacy del tuo matrimonio?
Noi mettiamo condannati in via definitiva a sedere in parlamento.


Trecentomila persone hanno firmato per un parlamento pulito, ma queste trecentomila firme languono sotto chili di scartoffie. Il senato non se ne occupa. E’ normale. Sarebbe come affidare a Casanova la direzione di un corso prematrimoniale, o a Pietro Gambadilegno un commissariato di polizia.

Ma questi mafiosi, questi corruttori, questi ladri non ci sono mica andati da soli al Parlamento. Ce li hanno mandati altri mafiosi, altri corruttori, altri ladri.
E allora ti dico una cosa. Non basta mandare a casa i parlamentari condannati in via definitiva. Bisogna togliere il diritto di voto ai cittadini italiani disonesti, ai cittadini italiani condannati in via definitiva. Perchè i mafiosi voteranno altri mafiosi. I corrotti voteranno altri corrotti. I ladri voteranno altri ladri.

Ma ti dirò di più. Tu …che hai dato la tua preferenza in cambio non di un servizio generale che andasse a vantaggio della collettività, ma di un tuo tornaconto personale. Tu che volevi il futuro assicurato, la pancia piena senza fare niente, possibilmente grattandotela. Magari un ruolo da funzionario, da burocrate, magari volevi fare il bortaborse, oppure il sotto-sottosegretario all’usciere del palazzo regionale. Tu, che hai mandato qualcuno nei ruoli chiave delle istituzioni non per la forza delle sue idee, dei suoi programmi, ma in base a quanto poteva soddisfare la tua avidità. Tu che hai mandato un ladro nelle istituzioni, perchè qualcuno che ti regala un posto di lavoro che non gli appartene è un ladro… Tu che hai praticato il voto di scambio…
Tu non hai il diritto di voto.

Aristotele aveva ragione. In una democrazia compiuta non possono mica votare tutti. Dovrebbero votare i migliori, aristos, gli illuminati. I due terzi, un terzo della popolazione, io non lo so… Ma se guardi Uomini e Donne, se ti interessi solo di tronisti e troniste, non puoi votare. Se ti diverti come un pazzo dietro al Grande Fratello, dove quattro scimmiette ammaestrate urlano, gridano, saltano, cantano, schiamazzano nonostante abbiano 28, 30 anni, e lo fanno come adolescenti idioti in età prepuberale, …non puoi votare. Se ti piace andare allo stadio con una spranga per picchiare gli altri, per tirare giù i motorini dagli spalti, non puoi votare. Perchè per votare bisogna avere un po’ di senso civico, bisogna avere dimostrato di conoscere le istituzioni, di sapere quello che si sta facendo. Non si può leggere solo di gossip per cinque anni, e poi infilarsi in quella cabina elettorale con una matita copiativa in mano puntata come un fucile verso la democrazia.
Se sei una persona così, non puoi votare.

Per certe trasmissioni dovrebbe essere previsto il reato di circonvenzione di incapace finalizzata allo sfruttamento e al mantenimento dell’ignoranza.
Altrimenti non si capirebbe come fanno ad essere eletti questi personaggi come quel Provoloni – come si chiama – quello che vuole la doppia corsia nei pronto soccorso dei territori amministrati dalla Lega. Due code diverse, con priorità diverse, con bollini diversi, con dottori diversi. Così se da una parte arriva un extracomunitario con le budella di fuori e i dottori sono impegnati perchè stanno curando qualcuno che magari è infartuato, mentre nell’altra corsia altri dottori si girano i pollici nel tentativo di riattacare la dentiera a mia zia che ha 75 anni, quello con le budella di fuori deve aspettare.
Altrimenti non si capirebbe come facciamo ad eleggere persone che poi bruciano la bandiera, né come facciamo a mandare ministri, parlamentari che si sputano, si picchiano in aula. Come fanno poi a fare una buona legge contro la violenza?
Altrimenti non si capirebbe come facciamo ad eleggere persone che a una convention del PDL danno della zoccola a un membro della loro stessa squadra di governo. Come fanno poi a fare una buona legge per favorire l’emancipazione della donna, che ci vede agli ultimi posti in Europa?

Per questo io propongo l’istituzione della Patente Elettorale, per conseguire la quale bisogna dimostrare di saper disquisire in scioltezza di concetti quali la separazione dai poteri, del ruolo chiave dell’informazione in una moderna democrazia. E dev’essere una patente a punti. Ogni volta che si commette un illecito amministrativo o un’infrazione vengono decurtati dei punti. Ogni volta che si viene condannati si perdono dei punti.

Per votare in un referendum, che è la massima espressione di uno stato democratico, bisogna essere a punteggio pieno. Per votare alle politiche bisogna avere almeno la metà dei punti disponibili. Per le amministrative e le comunali, qualche punto residuo bisogna ancora averlo.

Ma senza punti… Senza punti te ne stai a casa. E lasci l’Italia in mano agli italiani onesti.

byoblu.com
Petizione di Andrea D’Ambra : Parlamento Europeo Pulito:

http://www.andreadambra.eu/?s=parlamento+europeo+pulito&searchbutton=vai!

Posted in etica, Eu, eurodeputati, Euronorevoli, europa, EUROPARLEMENTARI, onestà, parlamento, Parlamento Europeo Pulito, politica, referendum, società | Leave a Comment »

Clamoroso! L’unica opposizione a Berlusconi è sposata con Berlusconi!

Posted by milionidieuro su 30 aprile 2009

Più dura di Di Pietro, più efficace di Franceschini, finalmente in Italia c’è un’opposizione seria a Silvio Berlusconi. E’ finanziata da Silvio Berlusconi e si chiama Miriam Bartolini, in arte Veronica Lario, in arte (e due!) Veronica Berlusconi. E sua l’unica voce che si alza contro il più ridicolo primo ministro del mondo alla vigilia delle elezioni europee. Al PV (Partito Veronica) e alla sua leader (Veronica Lario) non sono andate giù le indiscrezioni sulle avvenenti signorine che il marito vorrebbe candidare alle europee. Durissime le sue dichiarazioni: “Quello che emerge oggi attraverso il paravento delle curve e della bellezza femminile, e che è ancora più grave, è la sfrontatezza e la mancanza di ritegno del potere che offende la credibilità di tutte e questo va contro le donne in genere e soprattutto contro quelle che sono state sempre in prima linea e che ancora lo sono a tutela dei loro diritti”. Una frase dura, che tradotta in italiano suona così: sei un porco.
Il PV ha poi duramente criticato la decisione del capo del gioverno di far visita a una misteriosa ragazzina napoletana nel giorno del suo diciottesimo compleanno, ragazzina che chiama Silvio Berlusconi “papi”, senza aver mai chiesto il test del dna. Anche qui sono piuttosto dure le dichiarazione della leader del PV: “La cosa mi ha sorpreso molto, anche perchè non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato”. Una frase dura, che tradotta in italiano suona così: sei un porco. Ma dietro le feroci critiche della leader del PV c’è anche dell’acquiescienza nei confronti del capo del governo. Per esempio Veronica Lario dice “Mio marito insegue lo spirito di Napoleone”, tacendo che Napoleone era più alto, molto più intelligente e aveva persino i capelli. Del resto, siamo immersi in uno scandalo tipicamente italiano. L’unica voce di dissenso e di opposizione a Silvio Berlusconi vive in alcune ville di proprietà di Silvio Berlusconi, indossa gioielli regalati da Silvio Berlusconi, ha sistemato per sempre i suoi figli nelle aziende di Silvio Berlusconi, ed è addirittura sposata con Silvio Berlusconi. Nella foto, il capo del governo e il capo dell’opposizione.
Alessandro Robecchi, da alessandrorobecchi.it

Posted in 4° REICH, comportamenti, Costituzione, Cronaca, Eu, eurodeputati, Euronorevoli, europa, EUROPARLEMENTARI, informazione, news, notizie, politica, società, U E, VERGOGNA | Leave a Comment »

Parlamento europeo: in lizza un Principe attrici e vallette

Posted by milionidieuro su 29 aprile 2009


Liste pronte per quasi tutti i partiti in vista della scadenza di domani alle 20 per presentare le candidature alle europee. La fantasia è sicuramente la vincitrice di questa tornata elettorale che vedrà correre e competere fra loro per un seggio a Strasburgo la velina e il giornalista, l’ex pm e l’operaio e da ultimo oggi si è aggiunto anche un principe: Emanuele Filiberto che dopo la vittoria nello show `Ballando con le stelle´, si candida con l’Udc nel Nord Ovest dietro un altro illustre outsider, Magdi Cristiano Allam, l’ex vicedirettore del Corriere della sera convertito al cristianesimo e battezzato da Papa Ratzinger. Con i centristi correrà anche Roberto Carlino, il titolare dell’agenzia immobiliare Immobildream che ha già pronti i manifesti, coniugando le iniziali del partito e la sua esperienza professionale si presenta come `Uno di casa´.
Non meno `originali´ sono le candidature presentate dal Pdl, nel quale ha suscitato anche qualche polemica interna la decisione di mettere in pista, dietro al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, capolista in tutte le circoscrizioni, diverse show girl. Tra le ipotesi poi sfumate c’erano anche Eleonora Gaggioli (già attrice in Elisa di Rivombrosa) e Angela Sozio (la `rossa´ partecipante al Grande Fratello 3). Fra le candidate, invece, sono confermate Barbara Matera (attrice e annunciatrice per la Rai), Susanna Petrone (valletta della trasmissione sportiva Guida al Campionato) e Cristina Ravot (la cantante di Sassari che ha animato alcune serate a villa La Certosa, il buen retiro sardo del premier Silvio Berlusconi).

Ignazio La Russa assicura: «Sono tutte laureate».

Per i democratici il campione degli outsider è il giornalista del Tg1, David Sassoli, che per il seggio europeo rinuncerà alla carica di vicedirettore, ma che non è nuovo a questo ambiente visto che è stato compagno di scuola dell’attuale segretario, Dario Franceschini. Tra i candidati democratici nuovi alla carriera politica si segnalano poi, la giornalista anticamorra Rosaria Capacchione, l’Obama italiana, così incoronata da El Pais, Debora Serracchiani, giovane segretaria del Pd di Udine, il simbolo della lotta alla mafia, Rita Borsellino, capolista nelle Isole. Per la campagna elettorale dell’Idv protagonisti saranno due ex pm, lo stesso leader Antonio Di Pietro, che sfida il Cavaliere candidandosi capolista in 4 su 5 circoscrizioni, e il `collega´ assorto alle cronache per l’inchiesta Why not, che scosse i palazzi della politica, Luigi De Magistris.

Gli outsider scelti a sinistra sono invece figure tradizionalmente legate a quel mondo, operai, intellettuali, omosessuali, esponenti delle minoranze etniche: con Sinistra e libertà correrà come capolista al Sud, Imma Battaglia, lesbica, leader storica del movimento gay, presidente dell’associazione Di Gay Project. Con Vendola e Fava si è schierato anche Sergio Staino, storico vignettista dell’Unità.

Ferrero, Diliberto e Salvi hanno invece chiamato a cimentarsi per un seggio al parlamento europeo tanti operai, come Ciro Argentino della Thyssen Krupp, docenti universitari come Alberto Burgio, Diana Pavlovic, attrice Rom, Bassam Saleh, della comunità palestinese, Esaq Suad Omar Sheik, della comunità somala. Le europee saranno anche l’occasione per il ritorno sulla scena politica di Clemente Mastella, che dopo la caduta del governo Prodi e la scelta di non correre con il suo simbolo dell’Udeur alle politiche, sarà in lista con il Pdl.

La bellezza della democrazia: Silvio Berlusconi candida modelle al Parlamento Europeo

Articolo di Politica estera, pubblicato giovedì 23 aprile 2009 in Inghilterra.
[The Times]

Silvio Berlusconi ha occhio per le ragazze carine con un passato nello showbusiness e ha portato alcune di loro in Parlamento e anche nel suo Governo, per ravvivare la politica.

Anche rispetto ai suoi standard, Berlusconi, il Presidente del Consiglio italiano, ha scelto una impressionante rosa di candidate per dare al suo partito un nuovo volto per le elezioni del Parlamento Europeo a giugno, incluse una protagonista del Grande Fratello e una concorrente di Miss Italia.

Nessuna di loro ha esperienza politica anche se Angela Sozio, 36 anni, ex concorrente dai capelli rosso fiamma del Grande Fratello, la versione italiana di Big Brother, due anni fa fu nei titoli dei giornali quando i paparazzi la fotografarono con altre showgirls mentre passeggiavano mano nella mano con Berlusconi, 72 anni, a Villa Certosa, la sua villa in Sardegna.

Le fotografie, che apparirono sulla popolare rivista Oggi con il titolo “L’Harem di Berlusconi”, mostravano alcune ragazze sedute sulle ginocchia del Presidente del Consiglio. Lui insistette che si stava comportando in modo ospitale mostrando alle ragazze la sua tenuta al mare mentre la moglie, la ex attrice Veronica Lario, era nella sua villa vicino a Milano.

I futuri politici includono anche Eleonora Gaggioli, un’attrice famosa per il suo ruolo nel dramma popolare in costume Elisa di Rivombrosa; Camilla Ferranti, apparsa in Incantesimo, una soap opera ambientata in una clinica di chirurgia plastica, e Barbara Matera, che partecipò alle eliminatorie di Miss Italia e proseguì fino a diventare un’annunciatrice sui canali della televisione di stato RAI.

Per prepararsi a Strasburgo, alle potenziali euro-parlamentari è stato fatto un corso accelerato da parte dei migliori politici italiani. Negli uffici principali del partito di centro-destra Popolo delle Libertà (PdL) hanno seguito un seminario su storia europea e fatti di attualità, Nato, Banca Centrale Europea e IMF tenuto da Franco Frattini, Ministro degli Esteri, Iganzio La Russa, Ministro della Difesa, e Berlusconi. Berlusconi ha detto alle ragazze: “Dovrete studiare e prepararvi su tutti i lavori delle istituzioni europee e internazionali.”

Alcune autorità del partito hanno affermato che la selezione finale da una breve lista di candidati dovrebbe essere fatta nei prossimi giorni, ma hanno aggiunto che le quattro vi figureranno sicuramente. Le elezioni europee in Italia si tengono secondo un sistema di rappresentanza proporzionale, con i partiti che presentano liste regionali di candidati. “Voglio facce giovani, nuove, per rinnovare l’immagine dell’Italia e del PdL in Europa” ha detto Berlusconi.

Ha affermato che un sondaggio lo ha dato al 73.5%, rendendolo il “più amato leader del mondo”, prima del Presidente brasiliano Lula da Silva (69.4%) e del Presidente Obama (59.9%), anche se non ha detto dove siano apparsi questi risultati. Questa settimana un sondaggio su La Repubblica ha dato al Presidente del Consiglio un tasso di popolarità personale del 56%, in aumento di 4 punti, e al suo Governo del 46%, in aumento di 2 punti.

Le ragazze seguiranno le orme di figure affascinanti come Mara Carfagna, la modella senza veli che è diventata Ministro delle Pari Opportunità. Questa politica di reclutamento ha portato il Presidente del Consiglio a navigare in turbolente acque matrimoniali, in passato. Due anni fa la moglie di Berlusconi pretese – e ottenne – scuse pubbliche quando lo sentì dire alla Carfagna durante una cerimonia di premiazione televisiva: “Andrei dappertutto con te, anche su un’isola deserta. Se non fossi già sposato, ti sposerei subito.”

La Carfagna, che si è laureata in legge a Salerno prima di lavorare nei varietà televisivi e di posare semi-nuda nei calendari, è entrata in Forza Italia, il partito politico di Berlusconi che ora fa parte del PdL, e fu nominata ministro quando il centro-destra vinse le elezioni lo scorso anno.
[Articolo originale ” Beauty of democracy as Silvio Berlusconi picks model MEP candidates ” di Richard Owen]

Berlusconi dà lezione ad attrici e modelle in vista delle elezioni europee

Articolo di Politica interna, pubblicato mercoledì 22 aprile 2009 in Brasile.
[O Estado de Sao Paulo]

Il premier vuole facce nuove al governo: le prescelte hanno ricevuto depliant esplicativi sul FMI e sulla Nato
ROMA – Secondo quanto riportato mercoledì 22 dalla stampa locale, il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi potrebbe presentare, come candidate alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo del 7 giugno, modelle, attrici e protagoniste di programmi televisivi.
Alcune di queste “celebrità” italiane hanno frequentato un corso nella sede del Popolo della Libertà (PDL) il partito di Berlusconi, durante il quale hanno ricevuto informazioni sulle attività del governo italiano. Inoltre sono stati distribuiti depliant sulle organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Nato.
Il quotidiano economico Il Sole 24 ORE indica come possibili candidate Barbara Mattera, ballerina nei programmi delle reti televisive di proprietà di Mediaset, controllata da Berlusconi; Angela Sozio, ex partecipante dell’edizione italiana del Grande Fratello e l’attrice Eleonora Gaggioli.
“Voglio facce nuove per rinnovare l’immagine del PDL in Italia e in Europa” ha detto Berlusconi durante il suo discorso al seminario, diretto dal ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. In tutto hanno partecipato al corso più di 30 ragazze, tra cui anche alcune deputate del PDL.
Secondo il quotidiano «Il Messaggero», Berlusconi compilerà le liste per le prossime elezioni europee basandosi sugli ultimi sondaggi, che gli attribuiscono tra 35 e 36 seggi al Parlamento Europeo.
[Articolo originale “Berlusconi dá aula a atrizes e modelos para eleições europeias” di EFE]

Posted in 4° REICH, attualità, berlusconi, Costituzione, Eu, europa, informazione, ingiustizia, italia, libertà, news, notizie, notizie estere, notizie VISTE DALL'ESTERO, politica, regime, società, VERGOGNA | Leave a Comment »

Amianto, 500mila i morti annunciati per i primi trent’anni del secolo e A L’AQUILA E NEI COMUNI COLPITI DAL TERREMOTO???

Posted by milionidieuro su 21 aprile 2009

300 bare. 300 nomi. Uccisi, ma non dal terremoto. Dalle case assassine. Costruite rubando sui materiali, rubando sulla sicurezza. Uccisi dall’edilizia selvaggia, da parcheggi sotterranei ricavati erodendo le fondamenta degli edifici. Da chi doveva vigilare e non ha vigilato. Da chi doveva fermare i lavori e non è intervenuto. Da una causa rimasta pendente, da una condanna che non è mai arrivata.
300 cadaveri, disposti in file ordinate davanti al Presidente del Consiglio. 300 altri, disposti alla rinfusa, sotto alle macerie. In Irpinia furono coperti da colate di cemento, per evitare epidemie. Verranno fuori tra duemila anni, come a Pompei.
Nel frattempo, altri se ne andranno. Molto prima, forse tra venti o trent’anni. Quando meno se lo aspettano, implacabilmente, inesorabilmente. Con tutta probabilità, inspiegabilmente.
L’eternit è un materiale isolante fatto con l’amianto. L’amianto è un minerale fibroso, i cui filamenti sono così leggeri da restare in sospensione nell’aria per molto tempo, e sono così piccoli da avere un diametro inferiore a quello che le nostre vie respiratorie sono in grado di filtrare. Basta inalarne uno, uno solo. Poi, non resta che aspettare. Le patologie connesse si sviluppano anche dopo venti o trent’anni. Si chiamano abestosi, mesotelioma, carcinoma polmonare, e sono tutte mortali.
Nei giorni successivi al sisma, i comuni colpiti erano polveriere di calce ed altri materiali finemente triturati. A fine giornata, il sapore di calcinacci e muratura rimaneva nella gola e nei polmoni.
Quanti degli edifici crollati avevano un tetto in eternit? Almeno il 20, 30%. L’aria era satura di amianto.
Dal momento del crollo in poi, ogni respiro a L’Aquila e dintorni è stato una probabile condanna a morte. I sopravvissuti, i soccorritori, i giornalisti, gli operatori, le forze dell’ordine e i parenti accorsi alla disperata ricerca di notizie dei loro cari, …tutti.

Saranno i prossimi a morire…..

I numeri sono allarmanti: 90.000 morti l’anno secondo la rivista scientifica The Lancet; 500.000 quelli annunciati per la sola Europa nei primi 30 anni del XXI secolo. Eppure non sono bastate queste cifre, terrificanti, per convincere la Commissione europea ad imporre un divieto totale e definitivo sull’utilizzo dell’amianto, la cui pericolosità è legata a una serie di minerali letali per l’essere umano.
Queste sostanze finiscono in decine e decine di oggetti o strutture con le quali ogni giorno veniamo a contatto. Dai freni a disco ai tostapane, dai materiali da costruzione navale agli edifici privati e pubblici (come le scuole). La nocività dell’amianto è stata accertata dal 1906, ma ci sono voluti decenni per convincere alcuni governi a metterlo al bando. E la strada è ancora tutta in salita.
L’u
ltimo colpo di scena risale al 18 e 19 febbraio scorsi. A Bruxelles si doveva decidere per una regolamentazione sull’utilizzo di alcune sostanze chimiche sul mercato europeo (tra cui le fibre di amianto). Francia, Italia, Belgio e Paesi Bassi si sono pronunciati per un’immediata decisione in merito, ma la maggior parte dei rappresentanti degli Stati membri ha votato a favore di una deroga (rifacendosi a una decisione presa nel 2007 da un gruppo di lavoro della Direzione Generale Imprese della Commissione europea per prolungare, appunto, la derogazione sull’amianto). In sostanza: un nulla di fatto che lascia invariata la situazione e fa slittare le decisioni ad un momento ancora da definire.
“La deroga proposta dalla Commissione europea deve passare il vaglio del Parlamento Ue, che ha tempo sei mesi per pronunciarsi” spiega Laurent Vogel, direttore del dipartimento Salute e sicurezza dell’Istituto sindacale europeo. “Di mezzo però ci sono le elezioni europee di giugno. E il rischio è quello di vedere i dibattiti prolungarsi in eterno. Se la deroga dovesse essere concessa, gli Stati membri chiederanno di fare di nuovo il punto della situazione nel 2012″. E visti i tempi della burocrazia europea, “rischiano di pronunciarsi in maniera definitiva non prima del 2015″.

Per Eric Jonckheere, fondatore della Abeva, associazione per sensibilizzare l’opinione pubblica al pericolo dell’amianto, la delusione è stata immensa. “Non posso credere che all’alba del XXI secolo ci siano governi europei disposti a piegarsi di fronte al mondo industriale su una vicenda così grave” ha spiega Jonckheere . “Se questa deroga dovesse passare, ai 500.000 morti annunciati in Europa entro il 2030 se ne aggiungeranno altre decine di migliaia negli anni succesivi”, ha spiegato. “Io e la mia famiglia siamo cresciuti a Kapelle-Op-Den-Bos, dove mio padre lavorava come ingegnere della multinazionale belgo-svizzera Eternit, la stessa che ha mandato al macello i lavoratori di Casale Monferrato, Cavagnolo (Torino), Bagnoli (Napoli) e Rubiera (Reggio Emilia)” sottolinea Jonckheere, e aggiunge “L’amianto dell’Eternit ha spazzato via la mia famiglia”. Le confidenze di Jonckheere a sono preziose, perché illustrano gli effetti devastanti di un prodotto “che non uccide soltanto le persone che lavorano all’interno di una fabbrica, come mio padre, ma anche coloro che vi entrano in contatto. Sebbene non avesse mai lavorato nello stabilimento dell’Eternit, mia madre (morta nel 2000 all’età di 63 anni, ndr) è il primo caso in Belgio di vittima ambientale”. Dopo di lei, sono morti altri due fratelli: “il primo a 43 anni, il secondo un mese fa, 44 anni appena compiuti”.
È proprio il dolore per le perdite dei familiari che ha spinto Eric Jonckheere a fondare un’associazione senza scopo di lucro. “Con Abeva cerchiamo di sensibilizzare non soltanto l’opinione pubblica ma anche la nostra classe politica sui rischi di salute pubblica che l’amianto fa planare sui lavoratori e i cittadini. E cerchiamo di insistere sulla necessità di assistere le vittime di oggi e di domani. Pochi lo sanno, ma in futuro l’asbestosi farà più vittime del tabacco. Ecco perché la deroga che la Commissione europea intende concedere ai gruppi industriali va combattuta”.
La battaglia si annuncia lunga e difficile. Le multinazionali hanno il vento in poppa. “Dow Chemical, Solvay e Zachem possono contare sul supporto di altri tre gruppi industriali, due svedesi e un bulgaro” spiega Vogel. “Purtroppo le attività lobbyistiche hanno ridotto la capacità della Commissione a decidere in maniera indipendente”, come proverebbero anche fonti confidenziali. “Alcuni gruppi hanno speso somme importanti per la ricerca di materiali e di processi di sostituzione all’amianto” si legge tra i commenti rilasciati da esperti della Commissione a rappresentanti della società civile. “Dow (Chemical)” ad esempio, “ha speso 200 milioni di euro. La Commissione può prendere una misura di interdizione se è provato che esiste un rischio” nel caso della produzione di cloro. “Tuttavia, gli Stati, gli industriali e i sindacati sono d’accordo per dire che non vi è alcun rischio”. Non solo. “C’è chi, come Solvay, ha addirittura trovato un’alternativa all’amianto nei suoi stabilimenti americani, ma non in Europa!” tuona Jonckheere. “Oggi questi gruppi approfittano della crisi economica per dire che il passaggio a una produzione pulita costa troppo. Ma i governi non si rendono conto che i costi per curare nei prossimi anni i malati di tumore o di meotelioma saranno nettamente superiori!”.

Quella dell’amianto è una vicenda che dura ormai da troppo tempo. Il primo divieto europeo risale al 1999, quando una direttiva Ue vietò la produzione e l’introduzione sul mercato comunitario delle fibre serial-killer a partire dal 1 gennaio 2005. L’unica eccezione fu quella concessa ai diaframmi utilizzati per la fabbricazione del cloro. Questa deroga, limitata a tre anni (fino al 1 gennaio 2008), doveva essere transitoria, il tempo necessario per i gruppi industriali chiamati in causa di trovare alternative ‘pulite’ al processo di produzione. Da allora, la maggior parte delle multinazionali hanno trovato una soluzione, salvo tre: Dow Chemical (Stati Uniti), Solvay (Belgio) e Zachem (Polonia).
Oggi le prospettive sono torbide. Per Vogel, “gli Stati membri si sono dimostrati troppo compiacenti con il mondo dell’industria. A parte la Francia, appoggiata dal Belgio e dai Paesi Bassi, gli altri, a cominciare da Germania, Regno Unito e Polonia, non hanno fatto nulla per opporsi alla deroga, anzi”. E l’Italia? “Nelle riunioni di dicembre scorso gli esperti italiani mandati dal vostro ministero della Sanità mi sembravano molto incerti, anche perché non erano molto preparati. Da allora, le cose sono cambiate e l’Italia ha sostenuto la Francia”. Ma i conti rischiano comunque di essere salati. Oltre alla deroga sulla produzione e importazione, c’è in ballo la possibilità di introdurre sul mercato europeo materiali contenenti amianto e in uso prima del 1 gennaio 2005. “In questo caso” sottolinea Vogel,la Commissione lascia a ogni Stato membro la libertà di concedere o meno delle deroghe”. Problema: “se la Polonia accetta l’importazione di materiale dalla Russia o dal Canada, ovvero dai due più grandi ‘produttori’ di amianto al mondo, c’è il rischio che questo materiale finisca sul mercato europeo, ivi incluso l’Italia”, spiega Vogel. Il che significa altre vittime supplementari tra i prossimi 20 o 40 anni.

Dal dopoguerra al 1992, anno in cui l’Italia ha deciso di vietare l’amianto, circa 3,7 milioni di tonnellate sono entrate nella composizione di oltre 3.000 prodotti diffusi nel nostro paese. L’effetto è quello di una bomba ad orologeria. Secondo gli pneumologi italiani, ogni anno, nel nostro Paese, 3.000 persone sono uccise da asbestosi (malattia polmonare cronica conseguente all’inalazione di fibre di amianto o asbesto): 1.000 per mesotelioma, 1.500 per tumore pulmonare, gli altri per tumori rintracciati in altri parti del corpo. Nonostante questi dati, il lavoro da fare sulla via delle restrizioni all’utilizzo dell’amianto sembra ancora in una pericolosa fase di stallo.

Posted in Abruzzo, ambiente, amianto, APPALTI, Cronaca, Disinformazione, economia, europa, informazione, italia, notizie, notizie estere, politica, salute, società, terremoto, terremoto abruzzo, VERGOGNA | Leave a Comment »