Milionidieuro’s Blog

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Archive for the ‘SISMA’ Category

terremoto: UN BLUFF ??????? SPERIAMO

Posted by milionidieuro su 10 aprile 2009

Alla protezione civile sanno

Non posso scavare sotto alle macerie da solo. Non posso farvi vedere quello che c’è sotto. Non posso dirvi quanti morti ancora siano tumulati insieme ai loro giacigli di fortuna, occupati abusivamente in abitazioni mai messe in sicurezza, nonostante quattro mesi di attività sismica continuativa, nonostante lo stesso sindaco Cialente fosse a conoscenza del fatto che L’Aquila è devastata da un grande terremoto più o meno ogni trecento anni, e l’ultimo si sia verificato nel 1705.


Non posso portarvi le prove del fatto che il 90% dei contratti di affitto nel centro storico dell’Aquila fossero in nero. Verba volant. Chi sa che sotto le macerie c’era qualcuno che non c’era tace.

Tutto quello che posso fare è girare, con la mia videocamera, guardare attentamente, parlare con la gente, tenere gli occhi e le orecchie ben aperti, essere pronto ad avviare la registrazione. Con qualsiasi mezzo: un dito, una nocca, il cappuccio di una penna. Davanti alle telecamere certe cose non te le dice nessuno. Ma dietro all’obiettivo…

La conversazione che potete ascoltare nel video è avvenuta all’interno della base operativa della protezione civile, ricavata all’interno del Comando Scuola Sottofficiali della Guardia di Finanza, a L’Aquila. Chi parla è un’operativo con mansioni di livello, coinvolto nelle operazioni di recupero.

Sono molte le cose che non posso fare. Ma posso farvi ascoltare questo.

http://www.byoblu.com

Il censimento impossibile degli immigrati “invisibili”

Sono gli ‘invisibili’, quelli il cui nome da vivi era conosciuto solo da pochi e forse un nome non l’avranno neanche da morti. È una tragedia nella tragedia quella degli stranieri regolari e irregolari di cui non si hanno più notizie dalla tremenda scossa delle 3,32 di lunedì, quando il terremoto ha colpito al cuore l’Aquila e l’Abruzzo.
IL CENSIMENTO – È la comunità albanese e macedone a pagare il prezzo più alto della tragedia con vittime e dispersi. Un conto, purtroppo ancora provvisorio. La maggior parte degli stranieri nella città delle tende sono muratori macedoni, albanesi e romeni. In questi giorni si sono letteralmente contati, cercando di avere notizie attraverso i cellulari e rivolgendosi agli operatori del soccorso. Uno di loro ha scritto sulla mano di un bimbo albanese un numero di cellulare, mentre un altro ha perso a San Gregorio la figlia di 13 anni. Altri, raccontando sotto le tende o nei parcheggi trasformati in dormitori, hanno aiutato le persone in difficoltà, mentre equipe di psicologi al lavoro nei campi degli sfollati in queste ore raccolgono il dramma delle famiglie degli immigrati.
SOTTO LE MACERIE – Anche moldavi e africani da anni sono insediati nei centri storici di Poggio Picenze, Paganica, San Gregorio, Petogna. “Vicino l’abitazione di mio padre – raccontava dopo la prima, terribile scossa, un giovane della frazione di Paganica- abitava una famiglia dell’Est. La casa è andata distrutta, ma di loro non ne sappiamo nulla. Spero siano vivi”. Immigrati non integrati e forse anche qualche clandestino potrebbero sfuggire alle stime dei comuni e della Protezione civile.
iltempo.ilsole24ore.com

OGNUNO SI FACCIA LA SUA OPINIONE

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Terrremoto: I morti che non vi dicono…

Posted by milionidieuro su 9 aprile 2009


Il centro storico dell’Aquila è da abbattere e ricostruire. E questo lo dicono in tanti. I morti, i feriti e gli sfollati sono stati contati, più o meno precisamente. E questo lo dicono tutti. Adesso vi dirò qualcosa che non dice nessuno.

Gli scantinati e i seminterrati del 90% del centro storico erano stati affittati. In nero. Dentro c’erano clandestini, immigrati, extracomunitari. Ammassati come bestie. Ci sono ancora. Centinaia di persone che non risultano all’anagrafe, che non compaiono nelle liste dei dispersi, che non esistono. I proprietari delle case che si sono messi in salvo non ne denunciano la presenza. Non gli conviene. Nessuno li cerca. Nessuno li piange. Da vivi non esistevano, non esistono neppure da morti. Spazzati via di nascosto, come la polvere sotto al tappeto. In fondo, perchè darsi tanta pena per loro? Una tomba ce l’hanno già. E questa volta non gli è costata niente. Gliel’abbiamo data gratis.

All’Aquila sono in molti a saperlo. Ora, lo sapete anche voi.

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LA CASSANDRA DEI TERREMOTI ??? La denuncia di Giuliani: "Io lo avevo previsto" Bertolaso: "Impossibile"

Posted by milionidieuro su 7 aprile 2009

«Ho vissuto la notte più terribile della mia vita, sono sfollato anch’io. Questi scienziati canonici, loro lo sapevano che i terremoti possono essere previsti. Il sisma di ieri poteva essere “visto” se ci fosse stato qualcuno a lavorare o si fosse preoccupato».
Il ricercatore abruzzese Giampaolo Giuliani è l’uomo del giorno. È lui il «pazzo», il «visionario» che aveva anticipato l’arrivo del «terremoto disastroso», con l’unico risultato di guadagnarsi una denuncia per procurato allarme e l’appellativo di «imbecille». Ieri sul web e via sms lo studioso, rispondendo alle domande di chi non crede al suo «precursore sismico», ha lanciato durissime accuse contro i «professionisti» della scala Richter.

Ma i terremoti si possono prevedere o no?
«Sì, si possono prevedere. Io l’ho fatto e per questo ora rischio di finire in galera».
In galera per aver diffuso «notizie false».
«I fatti hanno dimostrato invece che il mio allarme era fondato. E la gente comune l’ha capito».
Ma lei aveva profetizzato che il terremoto avrebbe scosso la terra il 29 marzo a Sulmona.
«Cosa che puntualmente è accaduta, anche se non con la forza di ieri».
Ma poi lei aveva corretto la sua prima previsione, dicendo: «Mi sento di poter tranquillizzare i miei concittadini…».
«Rispetto alla mia previsione il peggio si è scatenato con una settimana di ritardo».
La riprova che i terremoti non possono essere previsti.
«Non è così, La scossa di ieri poteva essere prevista anche con gli strumenti tecnici usati abitualmente da chi contesta il mio metodo».
E allora come mai l’allarme non è scattato?
«Perché chi è preposto al monitoraggio della situazione non era al suo posto, oppure non ha capito nulla».
Non è vero, l’unità di crisi si è riunita più volte.
«Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti…».
Facile parlare quando la tragedia è già accaduta.
«Sono 10 anni che noi riusciamo a prevedere eventi di questo tipo in una distanza di 100-150 chilometri da noi».
Qual è il suo metodo?
«La “capacità predittiva” è basata sull’analisi di un gas radioattivo, il radon, che si libera dal sottosuolo quando le faglie vengono attivate e il gas trova una via di fuga giungendo in superficie».
Da giorni lei parlava di «un forte aumento di radon, al di fuori della soglia di sicurezza».
«E forti aumenti di radon segnalano forti terremoti. Due notti fa il mio sismografo denunciava una forte scossa di terremoto e ce l’avevamo online. Tutti potevano osservarlo e tanti l’hanno osservato».
Ma l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia ribadisce in un comunicato ufficiale: «Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti».
«Falso. Il mio “precursore sismico” arriva ad anticipare il verificarsi di un terremoto fino a 6-24 ore prima».
In quale occasione ha verificato l’efficacia della sua tecnica?
«Nel 2001 stavamo osservando il misuratore di particelle cosmiche presso l’Istituto quando, in corrispondenza del terremoto in Turchia, rilevammo una quantità straordinaria, rispetto al solito, di radon».
Dal 2001 in poi come è evoluta la sua ricerca?
«Ho impiegato quasi 2 anni per realizzare da solo uno strumento in grado di rilevare il radon, iniziai ad osservarlo ed a studiarlo, e con l’aiuto di un sismografo mi resi conto che la concentrazione di radon aumentava in corrispondenza di un evento sismico».
Poi cos’è accaduto?
«Nel 2002, in corrispondenza del terremoto di S. Giuliano, registrammo valori 100 volte maggiori alla norma, ma disponendo di un solo precursore sismico eravamo in grado di emanare un allarme per un evento sismico che distava più di 50 km da L’Aquila, senza poter fornire altre informazioni circa la collocazione o la direzione dell’evento stesso. Oggi con 5 precursori saremmo in grado di essere molto più precisi, “triangolando” i dati e i segnali di concentrazione del radon».
da ilgironale

Intanto l’Italia del volontariato si sta muovendo con ogni mezzo possibile, come il Wwf che per aiutare le famiglie sfollate ha messo a disposizione foresterie e i centri visite sparsi nelle oasi abruzzesi. Ma come aiutare gli sfollati del terremoto d’Abruzzo?
Panorama.it pubblica una lista di associazioni autorizzate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri a partecipare agli interventi di soccorso.

Associazione guide e scouts cattolici italiani 06/68166236

Associazione nazionale alpini 0773/1875164 oppure 02/6592364

Associazione nazionale carabinieri 06 /36000804

Associazione nazionale pubbliche assistenze 055 /7874536

Associazione nazionale vigili del fuoco in congedo 06 /76983385

Associazione nazionale vigili del fuoco volontari 02/6692192

Cives – coordinamento infermieri volontari per l’emergenza sanitaria 055/355648

Cisom Corpo italiano di soccorso ordine di malta 06/45440764

Confederazione nazionale delle misericordie d’Italia 055/ 3261261

Corpo nazionale giovani esploratori ed esporatrici italiani 06/83769051 oppure 0761/498041

Federazione italiana ricetrasmissioni 02 /45495688 oppure 02/8057446

Legambiente 06/86218474

Psicologi per i popoli 0465/322071

Prociv – Arci Associazione nazionale volontari per la Protezione civile 06/23328358

Ucis – unità cinofile italiane da soccorso 030/9921827 oppure 0364/45522

Unitalsi 06/6781421

Per donazioni:
Caritas
C/C POSTALE n. 347013
o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
IBAN IT38 K03002 05206 000401120727
Causale: “TERREMOTO ABRUZZ
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma – IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma – IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – IBAn: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113

Caritas Ambrosiana
C/C POSTALE n. 13576228 intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS
C/C BANCARIO n. 578 – Cin P, ABI 03512, Cab 01602 presso l’ag. 1 di Milano del Credito Artigiano e intestato a Caritas Ambrosiana ONLUS
IBAN: IT16P0351201602000000000578
Causale: “TERREMOTO ABRUZZO 2009″

Croce Rossa Italiana
C/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati
Tesoreria – Via San Nicola da Tolentino 67 – Roma
intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 – 00187 Roma.
IBAN: IT66 – C010 0503 3820 0000 0218020
Causale: “PRO TERREMOTO ABRUZZO”

C/C POSTALE n. 300004
intestato a: “Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 – 00187 Roma
c/c postale n° 300004
Codice IBAN: IT24 – X076 0103 2000 0000 0300 004
Causale: “PRO TERREMOTO ABRUZZO”
È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI.
Fonte: Panorama

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